Italiani: popolo di traditori secondo un recente sondaggio.

Da un recente sondaggio IFOP (Istituto Francese di Opinione Pubblica), condotto su scala europea, l’Italia ne esce come il paese con il più alto tasso di relazioni extraconiugali.

45% è questa la percentuale di italiani (sposati o in coppia) che ha dichiarato di aver tradito almeno una volta il partner ufficiale.

Obbligo di fedeltà: impegno o dovere civile?

La Legge italiana stabilisce che: “Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione” (art. 143 del codice civile). Entrambi i coniugi acquisiscono gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri, pertanto, in caso di tradimento e di violazione dei doveri coniugali, sono previste anche delle conseguenze legali.

L’obbligo di fedeltà coniugale è stato messo in discussione da un disegno di legge presentato al Senato nel febbraio scorso, ora assegnato alla commissione di giustizia di palazzo Madama. Il ddl mira alla soppressione dell’obbligo reciproco alla fedeltà tra i coniugi. Obbligo che, a detta dei firmatari, sarebbe: “Il retaggio culturale di una visione ormai superata e vetusta del matrimonio, della famiglia e dei doveri e diritti dei coniugi”.

Altro chiaro segnale di questa evoluzione del pensiero che sdoganerebbe il tradimento, si manifesta nella regolamentazione delle unioni civili, in cui l’obbligo di fedeltà non è stato inserito.

In un momento storico in cui l’Italia si interroga più che mai sulla famiglia e sui valori che la costituiscono, questi dati fanno riflettere. La crisi della famiglia tradizionale sembrerebbe cominciare senza particolare clamore tra le mura domestiche, quando il marito e/o la moglie vengono meno non solo a uno dei precetti fondamentali del matrimonio cattolico, ma anche al dovere civile di fedeltà coniugale, inteso come lealtà e impegno reciproco dei due coniugi a non tradire la fiducia dell’altro.

Infedeltà coniugale: quando è possibile chiedere la separazione con addebito.

L’infedeltà coniugale continua a rimanere tra le cause più frequenti di divorzio, comportando nella stragrande maggioranza dei casi una sentenza di separazione con addebito per il coniuge fedifrago.

Non sempre, però, sono previste delle conseguenze legali per chi non adempie all’obbligo di fedeltà, in quanto, per ottenere l’addebito della separazione, incombe sul coniuge tradito l’onere di dimostrare che l’infedeltà subita sia la causa e non la conseguenza della crisi matrimoniale.

Diverse sentenze hanno, infatti, stabilito che non è sufficiente la sola violazione dei doveri che derivano dal matrimonio, ma è necessario verificare che questa violazione sia riconducibile alla crisi del matrimonio stesso, comprovando la causalità tra l’infedeltà e la crisi coniugale.

Se legge e sondaggi sembrano porre l’Italia sulla strada per spogliare l’infedeltà di qualsiasi velleità moralistica, le indagini relative all’infedeltà rimangono, ad ogni modo, uno dei servizi più richiesti alle agenzie di investigazione private. Per documentare in sede di giudizio che il proprio partner intrattiene una relazione con un altro soggetto, in mancanza di prove, ad oggi risulta necessario rivolgersi a investigatori privati che raccolgano, nel pieno rispetto delle leggi vigenti, materiale probatorio con valore legale.

Sis Investigazioni effettua indagini e raccoglie prove atte a dimostrare l’infedeltà coniugale, fornendo fascicoli dettagliati completi di materiale audio-visivo (foto e video) per procedere con la richiesta di addebito della separazione in sede giudiziale.

Hai bisogno di una consulenza? Chiamaci oppure compila il modulo nella pagina Contatti.